venerdì 27 aprile 2007

The dark side of Endo sensei...



Dopo la prima lezione con il M° Endo sono sempre andato alla sua lezione del mercoledì pomeriggio. Tre settimane fa il M° ha tenuto una lezione veramente interessante. E' partito dal farci esercitare sulla preparazione di nikkyo katatedori, chiedendoci di tenere la mano afferrata da uke assolutamente rilassata e penzolante cercando di imprimere una frustata in direzione di uke e di non tagliare. Tanto ho capito bene che appena ho incominciato a praticare con il compagno, un giovane gonnato giapponese, è venuto subito a correggermi. Tenevo la mano come fanno tutti a mò di tegatana ( piena di un [immaginario per il momento] ki ) e lui me l'ha presa e me l'ha schiaffeggiata finchè non ho mollato, poi mi ha mostrato come lanciarla verso uke mentre si fa il passo indietro per preparare la tecnica. Così ci ho provato ma non ho avuto un grande risultato, anche se comunque ho messo in saccoccia questo spunto e lo riprenderò magari tra qualche anno.
Nel fare nikkyo Endo sensei non fà un grande passo indietro, e la sua preparazione per omote non è molto diversa da ura, quello che sottolinea è lo sbilanciamento di uke con questa frustata del braccio. Il secondo esercizio preparatorio è stato ancora più interessante e, stavolta, comprensibile per me. Ha chiamato uno dei suoi uke preferiti, un giovane americano , e dopo aver preparato nikkyo ura ha staccato le mani dalle sue braccia ed ha cominciato a spingere solo con la spalla più volte, spingeva in basso con uno spostamento delle anche verso l'interno poi fermandosi e facendo risalire uke per poi riportarlo ancora giù, e cosi via per 4 0 5 volte per poi chiudere a mò di udegarami. Quando intendo portarlo giù voglio dire che con la spalla Endo scende sino a portare la mano di uke a toccare il tatami. Quando abbiamo iniziato a provare con il mio partner non mi è riuscito benissimo, ma sicuramente meglio di lui che sembrava un po' frastornato e faceva nikkyo come sempre usando entrambe le mani per fare la leva. Dicevo comprensibile per me perché spesso al dojo a Milano il nostro insegnante, per cercare di evitare che la gente stritoli gli altrui polsi per far "sentire" la tecnica, ci ha fatto vedere come nikkyo si può tranquillamente fare anche appoggiando la mano di uke alla testa, alla pancia o alle anche e perfino sulle gambe, sottolineando che la leva nasce dal modo in cui si direziona la spinta sul polso e non dalla forza con cui lo si stringe o costringe. E siccome ogni tanto facevo lo sborone ( la vanità si sa...) tentando anche io la medesima cosa adesso mi è riuscito più facile capire cosa Endo volesse farci fare. Va detto che spesso qui all'Hombu il nikkyo ura te lo tirano spingendo come dei forsennati il polso verso il proprio petto, con il risultato che non si "sente" niente, finora non ne ho trovato uno che mi facesse sentire quel doloroso pizzichio che segnala che tecnica è entrata, ma a fine lezione i polsi sono indolenziti non poco. Come sempre Endo è stato divertente e divertito, un po' ci marcia mi verrebbe da dire, ed alla fine della lezione stava per mettersi in seiza per il saluto quando si è interrotto e indicando fuori con un sorriso ha detto, credo, qualcosa del tipo " si è messo a piovere".
La settimana scorsa con mio grande disappunto non è venuto, e la lezione è stata tenuta da uno sconosciuto mini-sensei, era piccolissimo, che poi ho scoperto chiamarsi Hiroyuki Namba ed essere 5° dan.
Finalmente l'altro ieri Endo è tornato. All'inizio è stato divertente come al solito, è entrato con qualche minuto di anticipo e con mio grande sgomento invece di dirigersi verso il centro del tatami si è infilato con un fare buffo negli spogliatoi degli uomini, per fare cosa non lo so, ma dopo pochi secondi i ritardatari sono schizzati fuori alla velocità della luce :-)

Il resto della lezione è stato meno divertente e per dirla in termini terra terra: ha menato e non poco. Ha preso di mira uno spilungone americano ed ogni volta che gli passava vicino il tizio passava dei brutti 5 minuti. Ad un certo punto su di un iriminage, se non l'avessi visto non ci crederei, lo ha bloccato mentre era in aria con le gambe verso il soffitto e poi ha chiuso, è stato un attimo ma abbastanza impressionante. Lo stesso ho notato con altri, ha speso spesso dei gomenasai ( mi perdoni) ma non si è certo risparmiato. Con mio sommo gaudio però ha anche maltrattato uno dei vecchietti assassini di cui ho parlato qualche post fa mandandolo lungo e disteso un paio di volte. Ma gaudio a parte l'atmosfera che si è respirata non era un granché distesa, cosa che non mi sarei mai aspettato in una lezione di Endo. Ma che l'immagine di Endo che io, e come me altri che hanno solo la rete per informarsi su certe cose, non sia del tutto corretta me lo ha confermato dopo negli spogliatoio un americano che è qui da più di quattro anni che mi ha testualmente detto :

1- che Endo è l'unico sensei con il quale non vorrebbe mai fare da uke e se capita può non essere assolutamente divertente

2- che Endo è molto egoico ( brutta parola lo so ) e che se per caso gli gira storta son dolori...

3- che la gag degli spogliatoio non è nuova come anche altre che vedrò.

Le chiacchiere volano si sa, però certo questa volta qualche verità c'è per quello che ho visto. Detto per inciso il M° si è spogliato della giacca del gi nel nostro spogliatoio con noi e... meno male che non usa la forza, perché di muscoli a vederlo a petto nudo non ne ha pochi. Per quanto mi riguarda il mio l'ho avuto, mi fatto un tenchi-nage che mi ha portato al limite della tobe-ukemi ( caduta grande) cosa che ancora non so fare per questa tecnica. Grazie a Dio ho praticato con il mio amico Xavier, un argentino 3 kyu, e ci siamo intesi bene facendo quello che sapevamo, anche se, forse contagiato dall'atmosfera, mi ha rifilato una gomitata nei denti mica da ridere su di un kokyunage diretto, ma va bene così: inizio a capire che se c'è una buona relazione si può anche praticare in modo intenso al limite del duro senza che ci sia animosità ne aggressività e questo è molto bello.
Devo anche dire che finalmente ho capito una cosa: mentre Endo mi teneva giù e mi faceva risalire su ikkyo pur essendo stata una cosa breve ho avuto un lampo. Quello che vuole è che uke mantenga una pressione costante su Tori e non che lo assecondi andandosene per i fatti suoi dopo la prima entrata. Ecco che lo studio sulle forze in gioco durante la tecnica diventa vero e non una coreografia. Forse adesso certi filmati ( maledetti video !) di Yamaguchi sensei diventano più chiari. Non è che i suoi uke fossero diventati dei cretini inabili a rialzarsi mentre lui li spingeva giù, semplicemente loro mantenevano la pressione sul punto di contatto ed è su quel punto che lui agiva per controllarli.
Da adesso proverò a vedere di mantenere questa pressione senza fare vera e propria resistenza. Comunque dark side o no alle lezioni di Endo non mancherò di certo.

1 commento:

Sbaguz ha detto...

Chissà perché, ma temo sempre di più il tuo ritorno in patria... ;)