sabato 7 luglio 2007

Chi l'ha detto che non si vince al pachinko ?



Tranquilli, come promesso questo blog è monotematico, strenuamente aiki-centrico e non cederò alla tentazione di trasformarlo in un altro telematico diario di bordo di un viaggio, la Rete ne è già ampiamente stracolma.

Ma.

Ma, a volte, devo dire che il Giappone, pur non essendo così esageratamente esotico come mi figuravo prima di partire, di fatti e luoghi ed immagini strane e curiose ne mostra moltissimi al viaggiatore occidentale, ed a volte così sfiziosi che mi prudono i polpastrelli dalla voglia di metterli su carta ( carta... ci si scrive ancora su ?) e stasera proprio non ho resistito, perciò perdonate la digressione. Il pachinko è...un vero mistero, come i giapponesi possano accettare di passare del tempo in uno spazio che è una continua aggressione alle orecchie con suoni altissimi di varia natura, jingle vari ed annunci dagli autoparlanti e musica ed effetti sonori d'ogni tipo delle macchinette, luci abbaglianti e squallidissimo neon, il tutto unito ad un puzzo di fumo che può stomacare anche un fumatore come me; il tutto giocando ad un gioco che non permette nessuna vera partecipazione se non l'aspettare ossessivo che delle palline sparate a velocità stratosferica cadano in un buco, snerva che lo facciano di raro, permettendo così il proseguire del gioco sotto forma di altre palline che cadranno dopo essere sparate a velocità stratosferica etc ... se si è fortunati poi le palline iniziano ad accumularsi in vaschette che dei solerti assistenti richiamati per mezzo di un pulsantino, niente deve fermare il gioco, accumuleranno dietro al vostro lillipuziano e scomodissimo sedile.
Non credo che molti occidentali si avventurino al pachinko perchè le nostre presenze sono state condite da tonnellate di sguardi intettogativi, molti sorrisi d'incoraggiamento, disastrosi quanto buffi ed amichevolissimi tentativi di aiuto dei vicini di sedilino su come fare con le manopole di lancio delle palline ed altri ameni trucchetti che credo dovessero servirci a...vincere. Non si vince mai al gioco d'azzardo, ma volte può andare anche di culo, il famoso dio bendato, pardon mutandato, che dispensa a capocchia i suoi favori, e noi abbiamo avuto culo appunto ed eccone nella foto all'inizio la prova provata subito dopo aver cambiato, fuori dalla sala del pachinko, le nostre vaschette in sigarette e 20.000 frusciantissimi yen, che i giapponesi pronunciano "en" . Per altre e più approfondite informazioni potete guardare il blog di Rossana chè a lei tutte le giapponeserie la fanno impazzire. Cmq, come si digita in chat, se passate di qua vi consiglio di passare una straniantissima oretta in un pachinko, al massimo perderete qualche "en", un 'po' di udito e sperimentere un fumo passivo di qualità, ma sarà molto interessante guardarli i giapponesi trasversalmente , massaie con studenti con incravattati manager e pensionati ed altri inclassificabili tipi, allineati davanti alle infernali macchinette, chissà magari capirete qualcosa del giappone; io non ci ho capito niente, un mistero appunto.

Tornando all' Aikido, il titolo del post potrebbe essere stato :

" Esami ed un ulteriore elogio del M° Osawa"


Io finora non ci avevo proprio pensato agli esami, alla fine dell'Academy avrò la possibilità di dare l'esame di 3° kyu ed è gia tanta roba per me. Poi giovedi scorso all'uscita delle lezioni serali ho incontrato un amico australiano che ha cominciato a fare Aikido non più di un mese e mezzo fa, e nella conversazione ad un certo punto mi ha detto che domenica avrebbe fatto il test per il 5° Kyu. Esternamente ed internamente sono trasecolato, come era possibile dopo un mese e mezzo già dare l'esame ? mi sono accertato che lui avesse capito bene ma lui mi ha assicurato che era proprio così, che si era già iscritto all'esame avendo già sufficienti ore di pratica per poterlo dare. Sulla strada di casa ho pensato che era proprio strano, io sono 5° Kyu dopo due anni di pratica e la cosa non mi tornava. A casa ho controllato il programma ed i requisiti per dare gli esami sul sito dell'Aikikai Italia e su quello dell'Hombu, come vedrete di differenze ce ne sono moltissime, una su tutte che con mia grande sorpresa il 6° Kyu qui in Giappone non c'era, che in Giappone di shikko e mae-ukemi ed ushiro-ukemi ( cose che il mio gioviale amico australiano non ha neanche idea cosa siano) non si parlava e così via. Ricordo che il mio 5 ° Kyu l'ho preso dopo una bella oretta e mezzo di esame in un caldo asfissiante dovendo fare tutto quello che sapevo. Il giorno dopo ho chiesto lumi a più esperti di me e mi è stato detto che qui si tende ad essere meno "demanding" nella richiesta di abilità per i gradi inferiori e che il principiante viene trattato come tale, con l'implicito presupposto che più avanti si va più la porta si fà più stretta; inoltre mi è stato detto che qui in fondo lo shodan non significa moltissimo, non è assolutamente un punto di arrivo ma solo un punto di partenza, è un modo per certificare che ora si può cominiciare a studiare Aikido seriamente. Compresa la cosa ed un filo abbacchiato dalla constatazione di quanto ancora mi manchi per essere un "principiante" certificato mi sono ripromesso di andare a vedere gli esami la domenica. Cosa che non sono riuscito a fare per pigrizia anche se dopo ho saputo che il lunedì ci sarebbe stata un altra sessione il mattino alle 7.00 al 3° piano. In effetti quando ci sono gli esami la lezione mattutina del Doshu dura solo mezz'ora. Tra gli esaminandi, pochini per la verità, c'erano tre ragazzi del corso beginner che davano l'esame di 3°Kyu per cui mi sono apprestato a seguirli con interesse. Uscito il Doshu siamo entrati e ci siamo seduti in fondo al tatami quando un secondo dopo entra...Endo Sensei! gli esami dopo il 5° li fa lui mi hanno detto dopo. Ieratico ma sornione come un gatto, e forse anche un filo assonnato, il buon Endo ha uscito dal gi un buffo mini-cadreghino, a riprova che il seiza è duro per tutti a tutte le latitudini, e si è seduto. Irie Sensei, forse misconosciuto ai più ma giovane e molto molto bravo, faceva da maestro di cerimonie chiamando le varie tecniche. Il mio amico russo Alexis ha sbatacchiato il suo malcapitato uke con parecchia foga, mentre anche gli altri due erano parecchio agitati ma credo sia comprensibile quando si dà un esame davanti a metà dei partecipanti della lezione del Doshu ed al M° Endo. Dell'esame non potendo giudicare l'esecuzione dei miei colleghi di 2° piano posso solo dire che è stato molto breve, non più di 10 minuti. Poi è stata la volta di una ragazza che credo desse lo shodan, portava già l'hakama ma pare che qui le donne la portino già dal 3° Kyu in poi, che si è comportata egregiamente. Il numero di tecniche richieste però mi è sembrato limitato, il tutto non è durato più di un quarto d'ora. Però quando Irie Sensei ha dato lo stop Endo si è scosso dal suo, apparente credo, torpore ed ha chiesto alla ragazzal'esecuzione di morotedori kokyu-nage. Ritornati tutti gli esaminandi in seiza Endo si è alzato, ha ripiegato il cadreghino dandolo al M° Irie ed ha tenuto un discorso toccando i punti dolenti delle varie esecuzioni, ecco perchè dicevo apparente torpore poichè in realtà ad Endo non è sfuggito niente ed il ragazzo americano al quale ho fatto le congratulazioni dopo l'esame mi ha replicato abbacchiato, bontà sua parlava nihongo, che il M° l'aveva perfettamente beccato in un errore di esecuzione di katatedori ikkyo.

Ad essere sinceri il venerdi prima durante la lezione di Osawa il M° ha chiesto prima della lezione chi si sarebbe presentato all'esame, ed io naturalmente non ho alzato la mano. Poi durante la pratica è venuto da me e mi ha chiesto " you don't do test ?" e lì per lì mi ha preso in contropiede, poi però pensandoci gli ho detto che prima dovevo "finish Academy" e dopo avrei dato gli esami. Mi è sembrato d'accordo ed è andata bene così, tutto sommato ho pensato che se avessi dato gli esami prima di finire il corso, facendo in qualche modo di testa mia, avrei commesso una qualche forma di scorrettezza. Magari mi sono sbagliato e avrei potuto dare il 5° ed il 4°, sarebbe stato interessante non tanto per il grado ma per l'esperienza dello stress dell'esame in quel contesto. Ora comunque non posso più farlo poichè in Agosto non si fanno esami, aspetterò Settembre dopo l'Academy.

Ho scritto "ulteriore elogio del M° Osawa" perchè oggi ho fatto la sua classe regular del Sabato. Folla inverosimile di praticanti a parte, che mi ha fatto guadagnare una bella e sonora zuccata, la seconda in 3 mesi, con un altro tapino mentre facevo da uke, è stato un vero spettacolo. Sinora dei sensei dell'Hombu gli unici due alle cui lezioni non ho ancora partecipato sono Watanabe ( ma sabato prossimo ci vado e vi dico di questo M°) e Yokota, tutti gli altri li ho seguiti almeno una volta, come l'anziano M° Masuda, e devo dire che pochi mi hanno impressionato come Osawa. Oggi ha interpretato yokomen-uchi e shomen-uchi iriminage in modo magistrale. Il suo irimi sullo shomen-uchi, il suo uke lo tirava davvero, è millimitricamente incollato ad uke a rischio di prendersi un colpo sul naso. Su yokomen-uchi poi dopo aver mostrato i modi classici di ricezione ci ha mostrato una bellisima variante dove il colpo viene fatto passare senza quasi spostarsi dalla guardia iniziale accompagnandolo con il braccio che usualmente serve ad assorbire senza però toccarlo: il risultato è che era già "dentro" uke con un minimo di spostamento. Non essendo sicuro di quello che avevo visto ho chiesto a Nicola un ligure tosto di La Spezia che vive da un po' qui e si spara 3/4 allenamenti al giorno più la pratica di judo in un altro dojo ( beata gioventù) e lui mi ha confermato che lo spettacolo era stato sopraffino. Vabbè, ora vado a riposarmi chè questa settimana mi sono allenato 6 giorni su 6 e le membra gridano vendetta, poi prima di addormentarmi penserò a quanta strada devo fare ancora prima di cominciare a studiare Aikido seriamente certificato e gonnato.

Gambalo ne !

6 commenti:

Fabio ha detto...

ciao Simo...sai che sei dimagrito un sacco?spero sia un bene...non sono abituato a vederti così :)...cmq ti volevo parlare di una spiacevole cosiderazione che ho sentito oggi in palestra da parte di un alivevo di brasilian-jujitsu (solito tamarro) sull'aikido...dice di aver visto un video su google di uno spavaldo maestro di aikido che affronta un lottatore di tdk (valetudo)... e viene steso in 20 secondi...lo diceva al mio maestro di thai box sminuendo l'aikido come una sorta di pacchianata...io personalmente ci son rimasto malissimo, anche se il video non l'ho visto, ma volevo una tua opinione in proposito (lo so che è sempre il solito discorso) ma vorrei mi scrivessi lostesso cosa ne pensi in proposito...soprattutto di questo gonnato che a quanto pare di spirito dell'aikido non ne capisce molto...vabbè...passa dal mio blog...ciao

Simone Bricco ha detto...

Ciao Fabio,
sono dimagritissimo e non mi riconosceresti.
Il video probabilmente è questo:
video
1) il tizio NON è un maestro di Aikido, ma una bufala, l'altro non è un combattente di vale tudo
2) Non ti preoccupare e non ascoltare tutti quelli che danno aria alla bocca, continua a fare Aikido ( se ti piace) e mena sodo nella Thai che ti fa bene (anche se poi prenderle è sempre propedeutico)
3) Peccato non tu sia stato con me ieri a fare la lezione avanzati di Miyamoto sensei, avresti potuto avere qualche interessante input su cosa possa essere l'Aikido ( ho ancora tutti gli ossi doloranti)
4) Chi combatte nel Vale Tudo è veramente uno tosto indipendentemente dall'AM o Sdc che fà, ma il punto è: e quello che piace a te ?
5) Ti prometto che quando torno ti tiro tanti di quegli yokomen, shomen e tsuki da farti diventare una roccia ;-)

Forse è presto per digerire un concetto molto semplice ( da giovane ho fatto anch'io Thai e giocato a Football Americano vedi tu quanto ero affamato di contatto "vero") si fa Aikido perchè...piace a te. Se è soddisfatta questa condizione non c'è osservazione di altri che tenga.
Detto questo anch'io continuo a rimanere critico a volte su alcuni aspetti dell'aikido (soprattutto sull'abilità ad attaccare degli aikidoca, e sull'intensità dell'allenamento) ma non per questo
smetto di farlo o faccio altro.
Saluti

Simone

Fabio ha detto...

l'Aikido rimane sempre una passione come da tre anni a questa parte, perciò non mi sono ancora stufato di praticare...ci tengo a precisarlo :)...cmq grazie per i commenti, sono molto utili...
p.s.
non vedo l'ora di prendere un po' di botte...;) torna presto... :)

Anonimo ha detto...

Sei beeellissiiiimoooo!
Rossana, stai tranquilla, sono lontana!

Simone Bricco ha detto...

ahahah...grazie della gentilezza ma devi essere presbite :-).

Cmq Rossana non è preoccupata, è solo scesa nel più vicino negozio di katane ( spade giapponesi ) ad informarsi...chissà che vuol dire ?

Sbaguz ha detto...

Ecco abbiamo toccato il fondo: Simone "bellissimo"!!!! Potere della rete... ;)