giovedì 27 settembre 2007

La vera natura della hombu dojo...

io non ve la posso dire ;-) 6 mesi sono niente in Giappone, come mi è stato detto più volte il minimo per "iniziare" a capire sono 3 anni, ed io non me li posso permettere. Però posso riportare quello che ho visto e sentito.

Non ho girato tutti i dojo nel mondo per cui non posso essere sicuro al 100% di quello che dico, ma credo che l'Hombu, inteso come comunità di praticanti, edificio, tatami ed infine i Sensei, sia un posto unico per chi ama praticare l'Aikido. Non è che si respiri un'aria particolare, all'inizio sembra tutto sin troppo ovvio e banale, e non è neanche che i praticanti siano il massimo che si possa trovare molto spesso, ma...ma la concentrazione e continuità di allenamento che questi tatami hanno visto e vedono a mio avviso danno qualcosa di invisibile ma in qualche modo tangibile al praticante. Ci vuole del tempo però per apprezzarlo, non basta una visita di poche settimane ahimè. Senza fare troppa filosofia, ed utilizzando esperienze che altri hanno fatto, non io, si può dire che il lato OMOTE dell'Hombu Dojo è facilmente raggiungibile, quello URA un po' meno. E questa questione dell'URA e dell'OMOTE sembra essere caratteristica di tutta la vita giapponese non solo dell'Aikido.

Ed a me cosa rimane nel gi dopo questo periodo ?