Un po’ ci ho pensato se valeva veramente la pena di scrivere questa semi-seria guida all’Hombu, più esperti potrebbero farlo meglio, non contando che, in veste d’inesperto, chissà quali castronerie potrei scrivere ed essere pubblicamente, non mi viene il termine…sputtanato, forse ?
Quando ho deciso di scrivere il blog sulla mia esperienza all’Hombu la motivazione è stata molto semplice: un blog del genere non l’avevo trovato quando cercavo informazioni per preparare il mio viaggio in Giappone, ne avevo trovato uno simile di un americano che aveva raccontato la sua esperienza di principiante d’Aikido, ma non era la stessa cosa, la persona in questione era venuta a Tokyo per lavoro e dopo aveva deciso di provare praticare Aikido, quindi con un punto di vista troppo “vergine” per la mia fame d’informazioni. Tra l’altro dopo la mia esperienza posso dire che molte cose non sono esatte, o, perlomeno, non sono esattamente ritratte per come io ho le ho viste.
Lo stesso vale per questa micro-guida, l’avrei letta in un fiato se l’avessi trovata in Rete; perciò alla fine scrivo qualcosa che avrei voluto che qualcun altro avesse scritto.
Un’avvertenza: se siete di quelli che stanno pianificando un viaggio a Tokyo per praticare Aikido, e, ulteriormente, siete anche di quelli che le cose le vogliono scoprire da soli, un tipo di persone che ammiro ma che non mi assomiglia punto, allora non continuate la lettura, vi brucereste il piacere di fare da soli, appunto. Per tutti gli altri, buona lettura.
Una seconda avvertenza, vi siete già stufati immagino, per non essere ingiusto verso il posto e le persone che lo animano, dovrò giocoforza incrociare due punti di vista differenti, fare un po’ di flash-forward, il contrario del flash-back: la distanza tra il modo in cui ho visto/giudicato la prima volta le cose e come le vedo ora a volte è così grande che sarei ingiusto a riportarne solo uno dei due.
Da dove si comincia ? ma dall’
ingresso e dalla reception naturalmente ! do per scontato che una volta letto l’indirizzo dell’ Hombu Dojo, d’ora in poi solo HD, sul sito web siate stati capaci di raggiungerlo con un po’ di pazienza e mappa del metro di Tokyo in mano, se così non fosse stato…direi che forse è il caso di rivedere le vostre priorità di apprendimento prima di affrontare la pratica dell’Aikido.
Arrivata in loco ci si trova davanti ad un edificio che assomiglia più al quartiere generale di una fabbrica di tessuti del comasco più che al centro mondiale dell’Aikido, ma non deprimetevi, una volta cominciato a praticare con un filo di regolarità vedrete che incomincerete inopinatamente ad amarlo quel casermone grigio a 3 piani( 4 per i giapponesi, ma di questo parleremo dopo).